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SAIE
2007: appuntamento con ABICert dal 24 al 28 ottobre 2007 Bologna Padiglione
25 Stand A 299
Appuntamento dal 24 al 28 ottobre 2007 con l’edizione
annuale del SAIE di Bologna, cui parteciperà anche ABICert, portando l’intera
e completa offerta per il mondo delle costruzioni, con una serie di soluzioni
specifiche per ogni esigenza.
La certificazione
energetica
Il D.Lgs. n. 192 del 19 agosto 2005 e s.m in attuazione della Direttiva
2002/91/CE relativa al rendimento energetico nell’edilizia, stabilisce
l’obbligatorietà della certificazione energetica degli edifici.
Elemento rilevante della norma è l’Attestato di Certificazione Energetica che
attesta le prestazioni energetiche di un edificio e comprende alcuni dati di
riferimento che consentono di valutare e raffrontare tali prestazioni, nonché
raccomandazioni per il loro miglioramento in termini di benefici. Tale documento
deve essere rilasciato da esperti o da Organismi Accreditati, aventi particolari
requisiti professionali.
L’attestato di certificazione energetica si rende obbligatorio:
- per tutti gli edifici di nuova edificazione, con permesso di costruire
rilasciato dopo l’8 ottobre 2005;
- per tutti gli edifici esistenti oggetto di trasferimento a titolo oneroso.
Le cadenze temporali relative all’obbligatorietà suddetta sono le seguenti:
- dal 1 luglio 2007 per gli edifici di superficie utile superiore ai 1000 mq
- dal 1 luglio 2008 per gli edifici di superficie utile al di sotto dei 1000 mq
(nel caso di trasferimento dell’intero immobile);
- dal 1 luglio 2009 nel caso di trasferimento delle singole unità immobiliari.
L’attestato di certificazione energetica deve essere allegato all’atto di
compravendita, nonché messo a disposizione del conduttore in caso di locazione
(art. 6 commi 3 e 4); ai sensi dell’art. 15, commi 8 e 9, compratori e
conduttori possono avvalersi della clausola di nullità per i contratti eseguiti
in mancanza dell’attestato.
Perché la certificazione
Obiettivo primario della normativa sul risparmio energetico è quello di ridurre
i consumi, migliorare le nostre condizioni di vita e cominciare a fare qualcosa
per risolvere la crisi energetica dell’intero sistema ambientale. Tuttavia,
grazie alla certificazione energetica migliorerà notevolmente anche la
trasparenza nel mercato immobiliare, all’interno del quale sarà molto più facile
orientarsi e scegliere:
• gli acquirenti ed i locatari di immobili avranno un informazione oggettiva e
trasparente delle caratteristiche e dei costi energetici dell’immobile;
• i proprietari degli immobili saranno informati del costo energetico legato
alla conduzione del proprio “sistema edilizio”, e ciò incoraggerà ulteriori
interventi migliorativi dell’efficienza energetica della propria abitazione;
• gli interessati potranno pretendere dal fornitore (venditore) di un immobile
informazioni affidabili sui costi di conduzione;
• sarà possibile valutare se conviene oppure no spendere di più per un prodotto
migliore dal punto di vista della gestione e manutenzione.
Ministero dello Sviluppo Economico
“BIOEDILIZIA” PER CONSUMARE MENO ENERGIA
Dopo le misure per l’efficienza energetica contenute in finanziaria arriva un
decreto legislativo che spinge l’industria italiana delle costruzioni verso
l’innovazione tecnologica e il risparmio energetico.
- stabilire che gli edifici immessi nel mercato immobiliare dichiarino il
proprio consumo energetico;
- prevedere tempi più stretti per adeguare le costruzioni ad efficaci livelli di
isolamento termico e ridurre di un ulteriore 20% le dispersioni termiche entro
il 2010 nei nuovi edifici;
- imporre che l’acqua domestica venga riscaldata con l’energia solare nei nuovi
edifici;
- introdurre l’obbligo di “protezioni solari” esterne per i nuovi palazzi,
riducendo il ricorso a condizionatori;
- introdurre nella pianificazione del territorio il parametro energetico.
TUTTO QUESTO VUOL DIRE
- ridurre i consumi di energia con vantaggi economici per l’intero paese, per le
imprese e per le famiglie;
- ridurre le emissioni di anidride carbonica per facilitare il raggiungimento
dell’obiettivo di Kyoto e quindi tutelare l’ambiente;
- creare nuove opportunità di lavoro per le aziende esistenti e favorire la
creazione di nuove imprese;
- stimolare l’innovazione tecnologica per consentire al sistema Italia di
reggere la competitività internazionale.
DECRETO SULL’EFFICIENZA ENERGETICA IN EDILIZIA
Lo schema di decreto legislativo approvato oggi dal Consiglio dei Ministri
corregge il precedente decreto legislativo del 19 agosto 2005 n.192 (entrato in
vigore l’8 ottobre 2005) che recepiva la direttiva europea sull’efficienza
energetica degli edifici. L’attuale provvedimento, che ora riceverà i pareri
della Conferenza Stato-Regioni e delle Commissioni parlamentari competenti prima
del varo definitivo, consente di recepire al meglio le normative Ue e di
innalzare notevolmente l’efficienza energetica degli edifici favorendo anche
l’utilizzo di fonti rinnovabili.
CERTIFICATO ENERGETICO PER GLI EDIFICI
gli edifici nuovi e quelli oggetto di compravendita dovranno essere muniti di un
certificato che ne attesti la capacità di risparmio energetico
Dal 1° luglio prossimo scatta anche per i vecchi edifici (già esistenti o in
fase di costruzione alla data di entrata in vigore del decreto 192 e cioè l’8
ottobre 2005) l’obbligo di certificazione energetica, ma solo nel momento in cui
vengono immessi sul mercato immobiliare. Sempre a partire dal 1° luglio 2007
diventa obbligatoria la certificazione energetica per gli edifici superiori a
1000 metri quadrati, nel caso di compravendita dell’intero immobile. Dal 1°
luglio 2008 lo stesso obbligo scatta anche per gli edifici sotto i 1000 metri
quadrati, sempre nel caso di compravendita dell’intero immobile. Dal 1° luglio
2009, invece, l’attestato di efficienza energetica diventa obbligatorio anche
per la compravendita del singolo appartamento. Inoltre, dal 1° gennaio 2007 il
certificato energetico è una condizione indispensabile per ottenere le
agevolazioni fiscali per ristrutturare edifici in funzione di una maggiore
efficienza energetica. La gradualità proposta per l’entrata in vigore della
disposizione consente la messa a punto e la verifica delle procedure ed un
progressivo ed ordinato adeguamento del mercato immobiliare. Entro la fine del
2006 un decreto ministeriale individuerà le linee guida per i criteri di
certificazione.
Il decreto 192 prevedeva un’entrata in vigore differita all’8 ottobre 2006
dell’obbligo di certificazione energetica e rinviava a successivi decreti
attuativi (DPR) la definizione di linee guida ad oggi ancora non emanate. La
mancata definizione delle linee guida per la certificazione attualmente non
creerà comunque incertezza nel mercato edilizio per due ragioni: primo, perché
gli edifici per i quali è stata richiesta la concessione edilizia dopo l’entrata
in vigore del decreto 192 (e quindi soggetti all’obbligo di certificazione
energetica) saranno nella maggior parte dei casi completati solo a partire dalla
prossima primavera (quando le linee guida saranno pronte); secondo, perché
l’attuale schema di decreto provvede a fissare una disciplina transitoria in
base alla quale fino a quando le linee guida non saranno emanate e rese
operative la certificazione energetica (che secondo il decreto 192 deve essere
fatta da soggetti terzi) potrà essere sostituita da un attestato di
qualificazione fatto dal progettista dell’edificio o dal direttore dei lavori.
Effetti:
- le integrazioni introdotte rendono il decreto legislativo più aderente alle
disposizioni della direttiva europea 2002/91/CE e quindi consentono di evitare
il possibile rinvio dell’Italia alla Corte di Giustizia europea e le eventuali
sanzioni economiche che ne potrebbero derivare;
- spinta del mercato verso l’acquisto di edifici a basso consumo di energia;
- riduzione della bolletta energetica delle famiglie;
- sviluppo dell’industria delle costruzioni, dei relativi componenti e del
settore dei servizi;
- sviluppo occupazionale.
STOP ALLE DISPERSIONI TERMICHE NEGLI EDIFICI
Tempi più stretti per adeguarsi ai nuovi livelli di isolamento termico
Vengono anticipati al 1° gennaio 2008 i livelli di isolamento termico previsti
per il 1° gennaio 2009. Viene introdotto poi un livello di isolamento molto più
incisivo dal 1° gennaio 2010 che garantirà entro 3 anni la riduzione dei
fabbisogni termici dei nuovi edifici del 20-25% rispetto ad oggi.
Effetti:
- l’introduzione di un nuovo livello di isolamento consentirà di ridurre entro 3
anni i fabbisogni termici dei nuovi edifici di una percentuale superiore al 40%
rispetto ai valori obbligatori fino al 2005 e questo grazie ai nuovi livelli di
isolamento previsti dal 2010.
SOLARE OBBLIGATORIO NELLE NUOVE CASE
solare termico per il riscaldamento dell’acqua nei nuovi edifici
e fotovoltaico per una quota del consumo di energia elettrica
In tutti i nuovi edifici è previsto l’obbligo del solare termico per il
riscaldamento dell’acqua sanitaria, per una frazione almeno del 50% del
fabbisogno di acqua calda. Per i nuovi edifici è previsto, inoltre, l’obbligo di
un impianto fotovoltaico la cui potenza sarà definita in un apposito decreto
ministeriale. Qualora si contravvenga a tali obblighi è necessario darne
motivazione con una relazione tecnica.
Effetti:
- si creerà un mercato di 400-500.000 metri quadrati di pannelli solari l’anno
entro il 2009;
- si ridurranno i consumi energetici;
- verrà favorita la crescita di una industria italiana del solare;
- progettisti e costruttori si sentiranno stimolati a realizzare edifici con
un’integrazione architettonica degli impianti solari.
SARA’ PIU’ FACILE USARE LE CALDAIE PIU’ EFFICIENTI
procedure semplificate per sostituire vecchi impianti
Percorso procedurale agevolato per l’utilizzo di caldaie ad alta efficienza
nelle zone climatiche più fredde al posto dei vecchi impianti di riscaldamento.
Effetti:
- risparmio di energia
- forte impulso all’industria nazionale di settore
I NUOVI EDIFICI SARANNO “PROTETTI” DAL SOLE
Scatta l’obbligo di schermanti esterni per i nuovi edifici
Per gli immobili nuovi e nel caso di ristrutturazioni di edifici di superficie
utile superiore a 1000 m2, é obbligatoria la presenza di sistemi schermanti
esterni. A causa della notevole diffusione del condizionamento negli ultimi anni
(9 milioni di impianti venduti tra il 2000 e il 2006) i consumi elettrici sono
cresciuti molto. Considerando solo gli impianti sotto i 7 kW i consumi sono di
11 TWh/a per, con emissioni pari a 6 Mt CO2/a. La domanda di punta estiva è
aumentata tanto da superare quella invernale. Il 27 giugno infatti, sono stati
toccati 55.619 MW, 80 MW in più rispetto al record dello scorso inverno.
Effetti:
- si riducono i consumi di energia prodotti dall’uso di condizionatori d’aria
- si dà forte impulso alla progettazione energeticamente sostenibile
SARANNO ‘ECOLOGICI’ I NUOVI PIANI URBANISTICI
pianificazione territoriale attenta ai parametri di efficienza energetica
Le Regioni sono tenute a considerare fra gli strumenti di pianificazione ed
urbanistici di competenza le soluzioni necessarie all’uso razionale dell’energia
e all’uso di fonti energetiche rinnovabili, con indicazioni anche in ordine
all’orientamento e alla conformazione degli edifici da realizzare per
massimizzare lo sfruttamento della radiazione solare.
Effetti:
La cura per l’ambiente e il risparmio energetico diventa centrale nella
pianificazione del territorio con tutti i benefici in termini ambientali e di
riduzione delle bollette energetiche per le famiglie e il Paese.
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